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  • Bruxismo: come riconoscerne i sintomi

    Col termine bruxismo si indica il digrignamento involontario dei denti. questo fenomeno si ha per lo più durante la fase Rem del sonno, infatti è chi si trova intorno a noi che prevalentemente si accorge del problema. È comunque un’azione incontrollata che comporta conseguenze e fastidi.

    Bruxismo primario o secondario?

    Conosciamo meglio il bruxismo: possiamo parlare di bruxismo primario e secondario. Nel primo caso parliamo di soggetti che sono di base sani e che dirignano i denti per scaricare lo stress e la tensione del quotidiano, nel secondo caso invece si tratta di persone che assumono medicinali o sostanze stupefacenti, che va a provocare lo sfregamento dentale.

    Le cause che provocano il fenomeno del bruxismo sono: cattiva occlusione della mandibola, eredità familiare, stress e tensioni quotidiane che sfociano in questo gesto involontario. Tutto ciò non è privo di conseguenze, infatti comporta: gengiviti, piorrea, mal di testa, danneggiamento dell’osso alveolare, maggiore predisposizione a carie, indolenzimento mandibolare.

    Smettere di digrignare i denti è possibile?

    Il bruxismo è un problema che non può essere arginato ma può essere combattuto in quanto vi sono diversi rimedi che riducono i sintomi. Il dentista o l’osteopata infatti, dopo un’attenta valutazione possono consigliarti l’utilizzo di un bite, una mascherina trasparente che protegge l’arcata dentale superiore.