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  • Spossatezza: quando intervenire

    Quando parliamo di spossatezza non intendiamo una vera e propria malattia, bensì di una problematica che può essere momentanea e legata a periodi di forte stress di una persona. Ovviamente quando l’astenia tende a cronicizzarsi è importante che il medico vi indichi cosa fare, iniziando con l’indagare sulle cause della spossatezza.

    Quali sintomi porta la spossatezza?

    La stanchezza fisica e mentale rende difficile lo svolgimento delle piccole azioni quotidiane, ma quali sono i fattori che scatenano la spossatezza? Periodi forti stress collegato ad emozioni quali ansia, depressione o elaborazione di un lutto. Spesso è collegata a patologie quali: anemia, fibromialgia, diabete, mononucleosi, artriti, tumori, apnee notturne. In alcune persone si manifesta invece il cosiddetto “disturbo affettivo stagionale”: con l’arrivo dell’inverno il corpo è portato a produrre maggiore melatonina, stimolato appunto dalle poche ore di luce che si hanno durante il giorno, questo quindi comporta una maggiore stanchezza e sonnolenza.

    La spossatezza si riconosce da questi sintomi: sonnolenza, mancanza di forze, affaticamento veloce, scarsa concentrazione, minore volontà nel portare a termine le normali azioni del quotidiano.

    Consigli contro l’astenia

    Bisogna impedire alla spossatezza di invadere il nostro corpo per cui è importante assumere integratori di potassio e magnesio per prevenire i sintomi di cui sopra. Quando la problematica si protrae per alcuni mesi è il caso di approfondirne le cause col proprio medico, per arrivare poi ad un’adeguata terapia farmacologica, diretta alla risoluzione del problema scatenante i sintomi.