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Quali sono gli integratori di vitamina D?

15 maggio 2025

Quali sono gli integratori di vitamina D?

Quali sono gli integratori di vitamina D? È una domanda che si pongono in molti, specialmente quando si avverte stanchezza, dolori articolari o una fragilità ossea crescente. La carenza di vitamina D è infatti una condizione diffusa, e gli integratori vitamina D rappresentano una soluzione efficace per supportare l’organismo in modo semplice e sicuro.

Non tutti gli integratori sono uguali, e comprenderne le differenze aiuta a scegliere consapevolmente, evitando approcci generici o fai da te. In questo articolo approfondiamo quando prenderli, le differenze tra D2 e D3, e come regolarsi con la posologia più adatta.

Quando prenderli?

Il momento ideale per assumere integratori vitamina D dipende da diversi fattori, tra cui le abitudini di esposizione solare, l’età, la dieta e le condizioni di salute individuali.

La vitamina D è prodotta naturalmente dalla pelle quando viene esposta alla luce del sole. Tuttavia, nei mesi invernali o in caso di vita sedentaria in ambienti chiusi, la sintesi cutanea può essere insufficiente. In queste situazioni, l’apporto attraverso alimenti o integratori vitamina D diventa necessario per evitare carenze.

È particolarmente importante prenderli:

  • in presenza di stanchezza cronica o dolori muscolari persistenti,

  • in gravidanza o durante l’allattamento,

  • in età avanzata (soprattutto oltre i 65 anni),

  • in presenza di osteoporosi o rischio di fratture,

  • quando si seguono diete povere di grassi animali o completamente vegane.

L’assunzione va fatta preferibilmente durante i pasti, meglio se contenenti una componente lipidica (olio, burro, uova, avocado), poiché la vitamina D è liposolubile e viene assorbita più facilmente in presenza di grassi.

Ricordiamo che l’assunzione quotidiana è spesso raccomandata per mantenere livelli costanti nel sangue. Alcuni integratori, però, permettono un’assunzione settimanale o mensile in base alla formulazione e al dosaggio. In ogni caso, è importante che gli integratori vitamina D siano scelti e assunti con consapevolezza, evitando il fai da te.

Integratori con D2 e D3

Quando si parla di integratori vitamina D, è essenziale distinguere tra le due forme principali presenti in commercio:

  • Vitamina D2 (ergocalciferolo): di origine vegetale, viene utilizzata meno frequentemente per l’integrazione perché ha una stabilità minore e un’efficacia ridotta nel mantenere livelli plasmatici adeguati.

  • Vitamina D3 (colecalciferolo): di origine animale (lana di pecora) o vegetale (lichene), è la forma biologicamente più attiva e maggiormente utilizzata negli integratori di alta qualità.

Per chi segue una dieta vegana, sono disponibili ottime alternative come la Vitamina D3 da lichene – 90 compresse, un prodotto naturale adatto anche a chi evita ingredienti di origine animale. Grazie all’estrazione dal lichene islandico, questa formula offre un buon assorbimento senza compromettere l’etica alimentare.

Un’altra proposta efficace per vegani è Nutriva Vegan D3 – 60 compresse da 2000 UI, utile in caso di carenza documentata o se si vuole mantenere un buon livello durante i mesi meno soleggiati.

La vitamina D3, a differenza della D2, si lega più efficacemente ai recettori cellulari, risultando più utile nel sostenere le difese immunitarie, l’umore e l’equilibrio del calcio nel sangue. Per questo motivo, gran parte degli integratori vitamina D disponibili oggi contengono proprio la forma D3.

La scelta tra D2 e D3 può dipendere da esigenze specifiche (come allergie, intolleranze, stile alimentare), ma nella maggioranza dei casi, la vitamina D3 è preferibile per efficacia e durata dell’azione.

Posologia integratori di vitamina D?

Uno degli aspetti più importanti legati agli integratori vitamina D è la posologia, cioè la quantità da assumere e con quale frequenza.

In generale, per un adulto sano, la dose giornaliera raccomandata è di 600-800 UI (Unità Internazionali), ma nei casi di carenza diagnosticata, il medico può indicare dosaggi più elevati, anche di 2000 UI al giorno o superiori, per periodi limitati.

Un ottimo esempio di formulazione ad alta concentrazione è D3 2000 Mast Principium – 60 compresse, pensato per garantire un apporto giornaliero costante ed efficace. La forma in compresse facilita la somministrazione e consente di mantenere la continuità d’uso, anche nei soggetti più anziani.

A seconda delle condizioni individuali, la vitamina D può essere assunta:

  • giornalmente, per mantenere livelli stabili nel lungo termine;

  • settimanalmente o mensilmente, in caso di carenze gravi o esigenze specifiche, sempre sotto controllo medico.

Chi utilizza integratori vitamina D deve anche considerare che l’eccesso può portare a effetti collaterali, tra cui ipercalcemia, affaticamento, nausea o, nei casi peggiori, danni renali. Per questo motivo è fondamentale rispettare i dosaggi indicati, evitando assunzioni prolungate senza una valutazione specialistica.

Ricorda che anche i bambini, gli adolescenti e le donne in gravidanza possono necessitare di integratori vitamina D, ma le dosi devono essere sempre proporzionate al peso e all’età, e stabilite da un professionista.

Chi si avvicina agli integratori vitamina D per la prima volta dovrebbe valutare i livelli sierici tramite un semplice esame del sangue (25-OH vitamina D) e discutere i risultati con il proprio medico curante. Questo consente di pianificare un'integrazione mirata, evitando sia carenze che eccessi.

In conclusione, scegliere i giusti integratori vitamina D permette di migliorare l’assorbimento del calcio, rinforzare le ossa, supportare il sistema immunitario e contrastare stanchezza e dolori diffusi. L’importante è individuare la forma più adatta (D2 o D3), il momento corretto per assumerli e la posologia adeguata al proprio profilo.

È sempre opportuno consultare il proprio medico o farmacista di fiducia prima di iniziare qualsiasi integrazione. Ogni organismo è diverso, e solo un parere professionale può garantire un’assunzione sicura e personalizzata.