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Cosa si può fare in caso di insonnia?
L'insonnia è un disturbo molto più diffuso di quel che si pensi e porta a trovare difficoltà nel prender sonno oppure, in alcuni casi, ne altera i ritmi.
Tipi
La tipologia di insonnia di cui si soffre va individuata analizzando i sintomi, che permettono di distinguere tra:
- insonnia iniziale, quando ha difficoltà ad addormentarsi;
- insonnia transitoria, quando si ha difficoltà a mantenere il sonno e ci si risveglia spesso con difficoltà a riaddormentarsi;
- insonnia terminale, quando si aprono gli occhi troppo presto al mattino e si hanno difficoltà a riaddormentarsi.
Un’altra distinzione verte sul tempo durante il quale si palesano i sintomi, e su quanto dura l’insonnia, che viene definita:
- transitoria se si palesa per meno di un mese;
- a breve temine se persiste per 1-6 mesi;
- cronica se va oltre i sei mesi.
Cosa si può fare?
Una delle prime cose da fare è cercare di capire quali sono le cause che portano ad avere un sonno disturbato. Spesso è importante anche il semplice assumere una routine di vita che abitui il corpo ad andare a letto a una certa ora e a risvegliarsi sempre allo stesso orario: tali abitudini dovrebbero coinvolgere anche quando mangiamo e quando eseguiamo attività fisica.
Infatti, la causa è spesso da ricercare nei ritmi frenetici di un periodo della propria vita o nel cambiamento, in questo senso, della propria routine, sia essa anche esclusivamente lavorativa.
Per migliorare la qualità del proprio riposo, è importante adottare delle buone abitudini, valide anche per supportare una eventuale cura. È bene:
- Bere tisane rilassanti con ingradienti quali tiglio, valeriana, melissa o camomilla.
- Adottare una dieta “sedativa”, costellata di cobi come basilico, prezzemolo, patate bollite, macedonia di frutta, fagiolini, zucchine, e frutta secca.
- Evitare pasti troppo abbondanti (specialmente la sera) per non mettere sotto sforzo l’apparato gastrointestinale.
- Regolare temperatura nella propria stanza da letto e spegnere tutte le luci.
Allo stesso tempo, è indispensabile:
- DIminuire o evitare l’assunzione di caffè, tè e bibite eccitanti.
- Non mangiare troppo cioccolato (eccitante).
- Non eccedere con l’alcol, che è la causa principale dell’alterazione dei ritmi sonno-veglia.
Integrazione
Quando le buone abitudini non ci aiutano a dormire meglio (e può capitare in alcuni periodi della propria vita), gli integratori alimentari possono dare manforte nel raggiungere un maggiore rilassamento.
Tra i principi benefici a tal fine c’è la teanina, che stimola il rilassamento e aiuta a ridurre lo stress, il luppolo, dalle proprietà sedative, e la melissa, antispastica. Tornano utili anche la passiflora, il tiglio e la valeriana, da sempre usata contro i disturbi del sonno.
La melatonina nonviene dalla natura ma è un ormone prodotto naturalmente dall’organismo umano, che regola il ciclo sonno/veglia. La sua produzione aumenta grazie al buio: l’integrazione di melatonina, quindi, può essere molto efficace per migliorare la qualità del proprio riposo.
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